Il racconto di Maurizio Viziano, ex allievo della nostra Scuola e Account Executive & ACC Coach ICF, che parteciperà alla XXIII Maratona di Roma per raggiungere l’obiettivo di aiutare il Rotary Club Roma Appia Antica a porre la parola fine alla Poliomielite.
Una dimostrazione di come il Coaching possa essere utile nella nostra vita professionale e privata. Grazie Maurizio!

Ce la farò?

Sono passati cinque anni da quando ho cominciato a correre, per dovere e non per diletto.

Avevo appena smesso di fumare e mi consigliarono di fare attività aerobica. Camminare, correre, qualunque cosa mi motivasse per tenere le vie aeree sgombre e per indurmi a capire che sarebbe stato meglio farle rimanere tali.

Onestamente, scelsi di correre perchè “camminare” mi faceva sentire … “vecchio”.

Poi però (siccome vecchio lo sono, senza virgolette!),  è stato fondamentale accorgermi che avevo la possibilità di unire altri obiettivi a quello della “ventilazione”:

  • L’isolamento (correre è soprattutto stare con se stessi, ascoltarsi e capire i propri limiti…tutti!)
  • Ascoltare, finalmente, in pace, la Musica, fedele compagnia di ogni allenamento, la mia musica, tutta insieme dentro ad un apparato in grado di propormi, a caso, ricordi, emozioni, incitamento, passione, e molto altro!

Tutto ciò componeva un mosaico perfetto, tranquillizzante e appagante.

Poi, ho cominciato a leggere libri scritti da scrittori/corridori e da corridori/scrittori.

Da queste letture ho tratto giorno dopo giorno stimoli per correre, per migliorare, inviti alla sfida, insegnamenti e suggerimenti preziosi, tanto da poter uscire a correre per un’oretta, quando mi andava, senza fatica o particolari preoccupazioni (intendo anche osteoarticolari!).

Ed è a questo punto che ti viene in mente che la MARATONA non è solo un percorso più o meno difficile di 42 KM e 195 mt., non è solo una celebrazione ricorrente di un avvenimento storico, è soprattutto una sfida, una meta da raggiungere, una cosa che ogni runner, più o meno bravo, guarda con rispetto e con timorosa aspettativa …E ti chiedi:  CE LA FARÒ ?

E non ti rispondi, perchè sai, da chi te lo ha raccontato, da chi lo ha scritto, perchè le hai viste in TV, che ogni MARATONA nasconde insidie e trabocchetti, percorsi di preparazione e fatica, prima, durante (soprattutto) e dopo. E non ti rispondi, ma giorno dopo giorno, allunghi un po’.

…  CE LA FARO’ ? Vedremo …

Intanto mi sono aiutato con qualche GROW spicciolo e con qualche obiettivo di sessione, preparandomi alla tenzone adottando una personale strategia psicofisica che potesse combinare COACHING, Atletica, e alimentazione.

In cosa mi ha aiutato il Coaching ?

 MISURAZIONI

Ho scelto di prestare attenzione SOLO alle misurazioni effettive: peso, distanza, velocità ed ogni altra notizia che fosse utile al mio obiettivo DOVEVA essere MISURABILE e soprattutto OGGETTIVA.

Per fare un esempio, anche se da tempo avevo abbandonato i “più o meno”,  i “quasi” ed i “circa”, vi  assicuro che allenarsi a forza di mezze maratone ogni settimana e arrivare ogni volta a 21 Km e 97 metri (contati) non è facile… soprattutto quando sei a 20 km la seconda volta in tre giorni!

MOTIVAZIONE

Aldilà del carattere benefico dell’iniziativa, che sostengo evidentemente con tutte le mie forze, credo che dichiarare a me stesso che questa “avventura” sia destinata soprattutto a me stesso, mi abbia fatto bene.

Nel coaching chiediamo ai nostri clienti di essere se stessi, questo è un momento in cui, a ragione o torto, che sia giusto o sbagliato,  ho detto sinceramente a me stesso che questa cosa aveva come radice la mia volontà, e la volontà di fare a me stesso un regalo, quello di poter dire a chiunque:  ”Io ho corso una maratona!”, non importa se, forse, saranno due (la prima… e l’ultima).

Fatelo per Voi stessi ! … e anche per gli altri, ma solo come conseguenza, come dire: “… già che ci sono …”

(a proposito, se volete darmi una mano:  https://www.retedeldono.it/it/iniziative/rotary-international-distretto-2080/maurizio.viziano/maurizio-per-rc-roma-appia-antica)

CAMBIARE ORIZZONTE 

Ho immaginato questa avventura come un progetto, come un percorso, non come un’impresa, non come una prova di forza. Ho pensato che tutto l’avvicinamento, la fatica, la dieta, le rinunce, il tempo trascorso a girare in tondo come un asino, avevano un senso. Dovevano per forza essere un pezzo della storia.

I 42 km e 195 metri finali, anzi, per scaramanzia… i 195 mt. finali, saranno solo una parte di un percorso di cinque anni, in cui ho corso senza sapere che sarei arrivato fino a lì, ma di cui rappresentano SOLO la parte finale. Un pezzetto!

Dare a questo percorso un termine più ampio mi ha aiutato a renderlo piccolo, nullo,  in confronto agli oltre seimila seicento kilometri che ho corso nei cinque anni precedenti ! (ebbene sì… ho sempre tenuto il conto… 3,99 Km al giorno!).

Spero che in qualche modo queste brevi riflessioni vi aiutino nel vostro percorso, spero che questo breve scritto possa aiutarvi a scegliere un’avventura nuova… tutta per Voi.

 Keep on Running!

Maurizio Viziano
Account Executive & ACC Coach ICF