[divider]

La metodologia di facilitazione LEGO® Serious Play® rientra tra le Tecniche di Esercitazione del Team Coaching.

[divider]

[headline tag=”h2″ lined=”yes”]Nascita della metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® [/headline]

Nel 2000 l’Institute for Management Develpoment di Losanna (una delle più prestigiose business school internazionali) e LEGO® Group danno origine a una metodologia di facilitazione incentrata sulla valorizzazione delle dinamiche di espressione, scambio e apprendimento, riportate in un contesto adulto e più che mai ”serio”. Le teorie alla base della metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® sono di origine pedagogica [1].

 

[headline tag=”h2″ lined=”yes”]Che cos’è LEGO® SERIOUS PLAY® [/headline]

È una metodologia di facilitazione orientata al confronto in contesti di collaborazione come quello del Team Coaching,  i mattoncini vengono utilizzati con significato metaforico.
Si formano dei gruppi di lavoro, che collaborano e lavorano insieme per un obiettivo comune e si orientano all’esplorazione, all’innovazione e a trovare soluzioni su un tema assegnato. Grazie all’abbattimento delle barriere psicologiche vengono stimolate la creatività e lo sviluppo di soluzioni nuove e co mplesse. Ciascun partecipante può portare la propria espressione personale, la creazione è un continuo scambio tra la dimensione collettiva e individuale. Il risultato del lavoro di gruppo è definizione del piano d’azione, linee guida, processi decisionali e l’assunzione di impegni condivisi sul tema assegnato.

 

[headline tag=”h2″ lined=”yes”]Perché funziona [/headline]

Creatività, potenziale latente, ambiente accogliente, pensare con le mani generano energia creativa e consentono di esprimere stili di pensiero o concetti astratti ancora non focalizzati e non viziati da schemi mentali. Quello che viene creato con le mani è condivisibile in maniera fisica e tangibile.

 

[headline tag=”h2″ lined=”yes”]Come funziona [/headline]

La metodologia di Team Coaching LEGO® Serious Play®  si sviluppa in quattro fasi principali:

  1. Lancio della challenge, con una domanda specifica posta dal facilitatore, a cui tutti i partecipanti dovranno rispondere.
  2. Costruzione del modello da ciascuno dei partecipanti, in risposta alla challenge.
  3. Story telling e attribuzione di un significato metaforico al modello costruito.
  4. Condivisione e commenti, raccolta delle reazioni dei partecipanti e degli spunti per l’attribuzione di un significato al modello.

 

[headline tag=”h2″ lined=”yes”]A chi è rivolto [/headline]

Molto indicato nei casi in cui la committenza organizzativa sia disposta all’ascolto e alla raccolta di punti di vista concreti da parte dei partecipanti. Adatto a qualsiasi tema aziendale per un gruppo di lavoro di Team Coaching, a qualsiasi livello organizzativo. Temi affrontabili: decisioni strategiche, cultura organizzativa, visione, integrazione, sviluppo ruoli, confronto, comunicazione, differenze culturali, start-up di progetti, ecc.

 

[headline tag=”h2″ lined=”yes”]Esempi di applicazione [/headline]

[row]

[one_half]

[/one_half]

[one_half]

Il modellino potrebbe sembrare un molo da cui è appena salpato un canotto ed i mattoncini potrebbero essere delle boe. La metafora dell’autore di questo modello: potenziali nuovi collaboratori da poter ingaggiare per far fronte a nuovi e importanti progetti.

[/one_half]

[/row]

[divider]

Quando organizzare un workshop LEGO® SERIOUS PLAY® per il Team Coaching:

– si desidera avere diverse risposte da ogni membro di un team ed è importante che tutti partecipino e siano interessati alle discussioni sul tema in oggetto;
– si desidera incrementare la consapevolezza all’interno di un team;
– si intende utilizzare il tempo in modo efficiente ed motivare i partecipanti;
– si desidera innescare meccanismi di innovazione, stimolare il pensiero creativo e affrontare temi complessi;
– è importante che i partecipanti possano esporre il loro pensiero senza essere intimiditi o intimidire altri;
– si vuole eliminare in modo costruttivo la routine in cui i meeting prevedono pochi partecipanti attivi e molti passivi;
– si ha a che fare con un gruppo di lavoro che ha la sensazione che i meeting siano una perdita di tempo;
– si desidera creare condizioni di discussione democratica e paritaria;
– è importante che il gruppo di lavoro trovi una soluzione ad un problema che loro possano sviluppare e in cui credano;
– le riunioni o gli eventi di formazione tendono a concentrarsi maggiormente su chi veicola il messaggio, rispetto che al messaggio stesso.

[divider]

[1] Il costruttivismo sostiene che i bambini imparano particolarmente bene quando hanno l’opportunità di confrontarsi con il Mondo attraverso la costruzione attiva di una serie di teorie personali e non quando vengono messi nella condizione di passivi ricettori di teorie astratte. Questo presupposto fa capo al pensiero del celebre psicologo e pedagogista Jean Piaget.

[divider]

[row]

[grid2]

[/grid2]

[grid10]

Maurizio Stanca

Facilitatore LEGO® SERIOUS PLAY®

Corporate Coach ACC-ICF

[/grid10]

[/row]

[divider]